La storia di Maria: da un negozio ad un centro audiologico

Nel 2022 Maria decide di sottoporsi ad un esame medico per verificare quella che lei percepiva essere una perdita di udito e, con il risultato dell’esame che forniva indicazioni sui suoni da lei percepiti e su quelli che invece non sentiva, varca la soglia di un negozio di apparecchi acustici.
 

È così che è iniziato il percorso che Maria ha intrapreso con il desiderio e la volontà di porre fine a quei problemi di udito che stavano iniziando ad avere un forte impatto sulla qualità della sua vita.

Facendo fatica a trovare una soluzione migliorativa alla sua difficoltà uditiva e perdurando il suo disagio, Maria si affida a diversi negozi, che si limitano a indicarle quali apparecchi usare e ad effettuare alcuni tentativi alzando ed abbassando il volume delle protesi. 
 

Non viene mai sottoposta ad alcun esame che possa verificare la sua situazione uditiva o quella dei suoi condotti uditivi; in nessun modo, quindi, vengono raccolte tutte quelle informazioni mediche che avrebbero dovuto aiutare gli specialisti a comprendere e risolvere i suoi problemi di udito. 

Nessuno, nel negozio di apparecchi acustici al quale si rivolge, esegue alcun controllo in videotoscopia dei condotti uditivi per valutare lo stato dei timpani, e neanche qualsiasi altro tipo di esame che permetta di valutare la sua capacità di capire e comprendere le parole. 
 

Maria riceve semplicemente indicazioni per iniziare ad utilizzare gli apparecchi acustici, con l’unica accortezza, come indicato dal personale del negozio che ha effettuato la vendita, di avere pazienza e di sforzarsi ad usare i dispositivi per abituarsi, con il rischio di portarla a pensare che, non risolvendo il suo problema, quella non fosse la soluzione giusta per lei.
 

Due anni dopo, Maria arriva, con i suoi apparecchi acustici, da Audire Centro Audiologico. 

La prima visita, grazie alla video-otoscopia, ha evidenziato subito le perforazioni timpaniche, cioè ha permesso di scoprire che entrambi i suoi timpani erano bucati e le orecchie fortemente infiammate.

L’esame audiometrico anche per mezzo dell’ascolto di suoni tramite il sistema chiamato “via ossea”, ha permesso di indagare quali sono i suoni che sente con le parti più interne del suo orecchio, come percepisce le parole e quale sia il funzionamento, quale fosse la parte dell’orecchio maggiormente problematica.
 

Questa analisi, più precisa ed attenta, effettuata con strumenti specifici e tramite l’esecuzione di esami ad hoc, rappresenta l’unica modalità grazie alla quale è possibile capire quale sia il quadro reale della situazione 
Ecco perché: 

• solo il lavoro congiunto di un team di specialisti composto da audiometrista, audioprotesista, audiologo e otorinolaringoiatra consente di valutare in modo preciso e puntuale la soluzione più adatta in base alla patologia, intervenendo prontamente in caso di necessità.

• solo un esame periodico completo consente di monitorare la perdita uditiva, lo stato dei condotti uditivi, dei timpani e di rendere evidente la situazione audiologica di un paziente. 

• solo l’uso di strumentazioni efficienti e il lavoro di tecnici esperti e preparati consente di fare le giuste osservazioni e di capire come intervenire, e nel caso sia necessario, apportando le opportune regolazioni alle protesi acustiche per permettere ad ogni paziente di sentire meglio.

E questo è quello che è successo a Maria, che da Audire Centro Audiologico è riuscita a trovare, grazie alla professionalità degli esperti e al supporto di tecnologie e strumenti all’avanguardia, la possibilità di vedere finalmente presi in carico e risolti i problemi uditivi che avevano condizionato a lungo la sua vita e la sua quotidianità.

Prenota subito una visita per affidare la cura del tuo udito a chi ha la capacità e la competenza per prendersene cura!