Udito e relazioni sociali

Sono soli pochi giorni quelli che ci separano dal Natale, quel periodo dell’anno che tutti amiamo dedicare alla famiglia e alle persone a cui vogliamo bene. Pranzi con i parenti, cene con gli amici: sono tante le occasioni di incontro per farsi gli auguri e scambiarsi i regali, per stare insieme e per condividere ciò che abbiamo di più caro. 

Si moltiplicano i momenti in cui stare in mezzo agli altri, chiacchierare, giocare, ascoltare la musica: per vivere davvero insieme agli altri, durante queste Feste che si stanno avvicinando, sarà più che mai importante avere la possibilità di sentire il mondo intorno a noi.

È uno stretto legame, infatti, quello che unisce l’udito e le relazioni sociali. Quello che ci permette di percepire e ascoltare i suoni e i rumori è infatti il senso che, più di ogni altro, ci dà la possibilità di rispondere agli stimoli che ci arrivano dall’esterno, come i suoni e le voci, e ci consente di esplicitare le necessità che ci vengono dall’interno, come i pensieri e gli stati d’animo.

I segnali che ci arrivano dall’esterno vengono inviati al cervello, che li elabora e li interpreta, determinando le risposte che devono essere inviate al mondo che ci circonda, permettendoci di entrare in contatto con la realtà e di favorire i rapporti interpersonali.

Sentire rappresenta infatti la capacità essenziale che ci aiuta a creare legami con il mondo che ci circonda, inserendoci all’interno di un contesto e rendendoci parte della società. Più che mai in questo periodo dell’anno così speciale come il Natale. 

Chi fatica a sentire, a comprendere le parole e i discorsi, vive anche e soprattutto la difficoltà di interagire con gli altri, di stabilire una relazione. Ecco perché chi soffre di ipoacusia tende ad isolarsi, trovandosi in uno stato di solitudine o di esclusione, anche, e soprattutto, durante le Feste.

L’udito, infatti, rappresenta il senso che, più di ogni altro, è usato da chi pone al centro le relazioni, supportato dalla capacità di prestare attenzione agli altri, al loro vissuto e alle loro emozioni. Si tratta di un senso che permette di comunicare e condividere, attraverso l’ascolto prima e la parola dopo, la propria emotività, conoscendo e ri-conoscendo gli altri, rispettandone i desideri e i sentimenti.

Avere la possibilità e la capacità di sentire permette di prendersi cura della propria socialità e di coltivare le relazioni che sono alla base di una vita sociale: chi non sente fatica a capire, e quindi ad entrare in vera relazione con l’altro e con il mondo.

Ma non solo: l’ipoacusia esercita un significativo impatto anche su tutte le persone che si trovano a vivere intorno alla persona che ha difficoltà uditive: familiari, figli e nipoti, amici e colleghi di lavoro. Non si tratta solo di un problema che va ad influenzare la qualità della vita della persona che fatica a sentire; rappresenta un limite ed una difficoltà anche per tutte le persone che fanno parte del suo mondo. 

Nel momento in cui la comunicazione diventa difficoltosa, lo è sia per chi fatica a capire, sia per chi fatica a farsi capire. E se consideriamo quali sono i numeri di questo fenomeno, ecco che capiamo quale sia la vera portata di questa problematica. 

Partiamo da una considerazione, che stima che oggi coloro che hanno problemi uditivi superino i 450 milioni per arrivare a raddoppiare entro il 2050; se immaginiamo quante sono le persone che hanno interazioni con tutti coloro che soffrono di problemi di udito, allora davvero capiamo la vera portata di questo fenomeno.

A sostegno di questa tesi, ci sono poi studi che dimostrano che più di 8 persone su 10 ritengono che la perdita di udito possa avere effetti negativi sulla qualità della vita di coloro che ne soffrono, accrescendo inoltre le probabilità dell’insorgenza di demenza e depressione.

Proprio per questo motivo, iniziare a prendersi cura del proprio udito rappresenta un passo essenziale per garantire la qualità della vita delle persone che possono soffrire di ipoacusia e per permettere l’efficacia delle relazioni sociali per le persone che hanno difficoltà uditive.

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