Alzheimer e depressione
Legame tra udito, depressione e demenza

Le cause dell’Alzheimer non sono ancora chiare. Sebbene si sospetti che alcune mutazioni genetiche possano essere alla base del sopraggiungere della malattia, la ricerca ha ancora molto da scoprire. L’età avanzata è sicuramente un fattore di rischio ma lo sono anche le malattie cardiovascolari, la vita sociale, l’alimentazione o eventuali traumi cranici subiti.
Correlazione tra alzheimer e udito
Dagli specialisti del settore audiologico e audiprotesico è stato notato un particolare aspetto di questa patologia: una persona anziana ed ipoacusica, che non interviene in alcun modo nel trattare la propria debolezza uditiva, ha un numero di possibilità di ammalarsi di questo male neurodegenerativo notevolmente superiore rispetto a chi prende provvedimenti.
la soluzione
Come può la malattia di Alzheimer essere legata ai problemi uditivi?
Gli ultimi studi scientifici suggeriscono un forte legame tra la depressione, la solitudine e la demenza, situazioni in cui incappano facilmente gli anziani che rifiutano l’uso di apparecchi acustici. L’ipoacusia, infatti, li induce a rinunciare alla vita sociale e alle loro attività preferite condannandoli alla depressione e alla solitudine.
I risultati della ricerca condotta da Wilson & Coll. (2007) ha dimostrato la correlazione tra solitudine e demenza: i ricercatori hanno osservato un totale di 823 persone anziane non afflitte da demenza per un periodo di sei anni. Gli aspetti valutati nei soggetti sono stati il grado di socialità e le loro capacità cognitive. Alla fine dei sei anni, la relazione tra solitudine e demenza è balzata all’occhio: il rischio di ammalarsi di Alzheimer è risultato essere doppio per quei soggetti che conducevano una vita appartata ed isolata, rispetto agli individui socialmente più attivi.
Uno studio simile fu condotto nel 2010 da Saczynski & Coll. e i risultati furono pressoché identici, confermando il legame tra Halzheimer e depressione.
Chi resta isolato e lontano dalle sue attività, presto o tardi finirà per deprimersi e chi è depresso raddoppia le proprie possibilità di ammalarsi di Alzheimer.