Counseling e assistenza tecnica delle protesi acustiche

E' proprio così!

 Spesso i negozi di apparecchi acustici falliscono nella riabilitazione del paziente con ipoacusia (con abbassamento dell'udito).

In primo luogo, questo avviene perché non hanno stabilito un piano di riabilitazione adeguato.

In secondo luogo, essi non sfruttano gli strumenti tecnologici per scegliere le protesi acustiche idonee. 

In terzo luogo non sono in grado di gestire delle sedute di counseling adeguate.

Ricordiamoci che chi torna a sentire modifica in maniera importante la propria percezione, riuscendo a cogliere suoni, parole e rumori che mai avrebbe immaginato di riconquistare.

Sono diversi i pazienti che rimangono affascinati dal canto ritrovato degli uccellini, così come quelli che si fermano sbalorditi in mezzo al marciapiede perché riescono ad afferrare le parole delle coppie che passeggiano accanto a loro. Alcuni, addirittura, chiedono al marito o alla moglie di abbassare la tv perché ormai per loro è troppo alta!

E' realmente affascinante tutto questo! 

Al contempo, però, il paziente deve essere gradualmente guidato alla riconquista dell'universo sonoro. Ogni aumento di volume, ogni modifica nella taratura delle protesi acustiche, devono essere anticipati al paziente per aiutarlo a capire cosa aspettarsi di volta in volta.

Attraverso le tecnologie a nostra disposizione siamo in grado di riprodurre in tempo reale un ascolto a 360° di un qualsiasi ambiente noto all'utente, come ad esempio un bar, un ristorante o l'abitacolo di un' auto, e non solo.

Siamo in grado di allenare l'abilità di ricerca di una fonte sonora in uno scenario rumoroso favorendo, per esempio nelle situazioni di perdita uditiva asimmetrica, il ripristino dell'integrazione funzionale delle due orecchie che tornano così collaborare tra loro.

Riabilitiamo, in questa maniera, quella capacità che ci consente di focalizzare la nostra attenzione su una persona che parla di fronte a noi in un ambiente dove, magari, ve ne sono altre dieci!

I risultati che otteniamo sono realmete eccezionali. L'incognita, nel nostro settore, non è "se" la riabilitazione andrà a buo fine, semmai "quando" .

Il tempo necessario a ottenere i primi risultati è direttamente proporzionale al tempo di deprivazione uditiva a cui è stata sottoposta la persona. Il risultato positivo, però, è sempre più garantito.